EMILIA AGOSTI - ARTIST BIO
La mia formazione inizia dalla pittrice di fama internazionale Angela Marini, grazie alla quale ho potuto approcciare i primi passi nel campo dell'arte in modo spontaneo, libero e creativo.
Ho avuto modo di approfondire diverse tecniche pittoriche durante la mia frequenza al liceo artistico statale di Bergamo. Qui è scoccata anche la scintilla che mi ha condotta verso la storia dell'arte, l'estetica e la filosofia, nella quale mi sono immersa coltivando il mio interesse verso la parola nel suo uso razionale.
Dopo essermi laureata prima in Filosofia e poi in Scienze Filosofiche si è fatta avanti sempre di più l'esigenza di esprimere il mio lato istintivo attraverso il teatro, recuperando un rapporto più carnale e viscerale con la parola.
L'esperienza con il teatro mi ha aiutata ad ascoltare di più i miei impulsi, a svuotare la mente dai giudizi per lasciare aperto lo spazio alla spontaneità creativa, applicando questo metodo in modo più consapevole anche nella pittura.
Inizia così una nuova fase produttiva in cui tutte le mie inclinazioni, le mie passioni e il mio modo di sentire convogliano e si connettono in modo organico al mio percorso di vita, nel quale riveste importanza anche la mia esperienza di insegnante a diretto contatto con i bambini: la spontaneità e l'istintività dei bambini mi ha permesso di osservare come in uno specchio le qualità dell'artista e mi ha consentito di amplificare la mia sensibilità e la mia capacità di empatia.
Esito di questo nuovo periodo è la mia mostra personale Non-due, ospitata dall'associazione culturale Variazione sul tema di Milano.
Ho partecipato inoltre a delle mostre collettive tra cui: Mostra collettiva delle allieve di Angela Marini in onore della pittrice a Sarnico (BG), Mostra collettiva degli artisti selezionati al Concorso Nazionale Cuore d'oro 2.0 a Bergamo, Mostra collettiva dei soci del Circolo Artistico Bergamasco a Bergamo.
"Ciò che spinge un pittore a prendere il pennello e dipingere è l'impulso di esprimere con ogni pennellata la vibrante intimità, la vita e l'amore che pervadono ogni esperienza... Che sono ogni esperienza..."
La mia formazione inizia, sin dall’infanzia, dalla pittrice di fama internazionale Angela Marini, grazie alla quale ho potuto approcciare i primi passi nel campo dell'arte in modo spontaneo, libero e creativo.
Ho avuto modo di approfondire diverse tecniche pittoriche durante la frequenza al liceo artistico statale di Bergamo. Qui è scoccata anche la scintilla che mi ha condotta verso la storia dell'arte, l'estetica e la filosofia; in quest’ultima mi sono immersa coltivando il mio interesse verso la parola nel suo uso razionale.
Dopo essermi laureata prima in Filosofia e poi in Scienze Filosofiche, si è fatta avanti sempre di più l'esigenza di esprimere il mio lato istintivo attraverso il teatro, recuperando un rapporto più carnale e viscerale con la parola.
L'esperienza con il teatro mi ha aiutata ad ascoltare di più i miei impulsi, a svuotare la mente dai giudizi, per lasciare aperto lo spazio alla spontaneità creativa, applicando questo metodo in modo più consapevole alla pittura. Anche la professione di insegnante a diretto contatto con i bambini mi ha permesso di osservare come in uno specchio le qualità dell’artista, quali la spontaneità e l’istintività e mi ha consentito di amplificare la mia sensibilità e la mia capacità di empatia.
I viaggi intrapresi in solitudine a Los Angeles e a Londra hanno ispirato una nuova fase produttiva, nella quale ho potuto osservare me stessa da una certa distanza, decentrare il mio punto di vista e cogliere che tutto il percorso della mia vita è stato quello di svelare il contrasto tra apparenza e realtà, tra soggetto e oggetto, tra io e mondo. Sono partita da una concezione della conoscenza come “rappresentazione”, la quale rende nuovamente presente una relazione che è assente, e, di pari passo nelle mie prime esperienze figurative, una concezione dell’arte in quanto rappresentazione della realtà, per giungere a una concezione della conoscenza e dell’arte come “presenza”, esperienza che è pura intimità tra io e mondo e nella quale non ci sono due polarità differenti che poi vengono unite, ma un’unica totalità indivisa priva di dualità.
Da qui prende avvio una ricerca artistica che supera il naturalismo e il realismo e va verso l’astrazione, nella quale tutte le mie inclinazioni, le mie passioni e il mio modo di sentire convogliano e si connettono in modo organico al mio percorso di vita. Il risultato di questo periodo è la mia prima mostra personale "NON-DUE", ospitata dall'associazione culturale "Variazioni sul tema" di Milano.
La mia produzione artistica dell'ultimo periodo oscilla nell'apparente ambivalenza tra visibile e invisibile, illusione e realtà, forma e materia. Il mio obiettivo è mostrare che non c'è dualismo tra di essi. Inizialmente sono stata attratta in modo minimalista dalla spontaneità del gesto che lascia una traccia sulla tela, il segno visibile di qualcosa che è invisibile. Dall'informale di gesto, la mia indagine è passata organicamente a qualcosa di più simile all'informale materico: partendo da ricerche sulla luce che è energia per eccellenza, mi sono avvicinata alla famosa formula einsteniana, E=mc², per esprimere con le mie opere il fatto che l'energia e la materia sono due facce della stessa medaglia. Il colore, nelle tele di questa fase, diventa via via sempre più corposo: inizio ad aggiungere all'acrilico diversi materiali per conferirgli un maggior volume e spessore introducendo anche il gesso, utilizzato in modo molto denso e materico, realizzando una stratificazione tra questo e altri materiali come la carta, la colla vinilica e la colla a caldo. Parallelamente, la mia indagine si sposta verso la fluidart e il microcosmo delle cellule nelle quali si manifesta tutta l'unità che pervade anche il macrocosmo poichè microcosmo e macrocosmo formano un insieme indivisibile, un'entità dove le parti contengono il tutto e il tutto contiene le parti secondo lo stesso paradigma olografico. L’esplorazione nell’ambito del microscopico mi ha portata direttamente ad andare oltre quello che vediamo e indagare quelle forze che non possono essere visibili, che vanno oltre la nostra "sonda" elettromagnetica. L'arte per me può incarnare perfettamente la sfida di questo paradosso, ossia rendere visibile l'invisibile, quelle forze che non interagiscono con la luce e l'elettromagnetismo ma in un certo qual modo possono essere percepite e "viste" in maniera non convenzionale, magari attraverso fasi oniriche particolari o una "visione superiore". Questo mi ha condotto immediatamente a delle ricerche sulla luce cercando di catturare attraverso la fotografia proprio quell’invisibile, quello che va oltre la parte visibile dello spettro elettromagnetico. I miei ultimi lavori sono delle fotografie a dei tessuti in cui vengono catturate delle macchie impercettibili a occhio nudo e che opportunamente lavorate con dei filtri particolari si riesce gradualmente a sfogliarne i vari strati e, andando sempre più a fondo nella trama, si capisce che in realtà è la luce che andiamo a sviscerare, quella luce di cui è fatta ogni cosa…
Ho partecipato a vari concorsi nazionali e internazionali come il "Concorso nazionale Cuore d'oro 2.0" a Bergamo, il "Luxembourg Art Prize", il "Concorso nazionale Dantebus Bazart", e il "Biancoscuro Art Contest" a Montecarlo. Ho anche esposto in diverse mostre collettive tra cui quella delle allieve di Angela Marini in onore della pittrice a Sarnico (Bergamo) , la mostra collettiva di primavera e la mostra collettiva degli artisti finalisti al Concorso Nazionale Cuore d’Oro al Circolo Artistico di Bergamo, a Bologna "Schifano-Angeli, artisti emergenti in mostra collettiva con i grandi maestri” alla Galleria Farini e a Londra “IV INTERNATIONAL ART EXPO- GALLERIA FARINI A LONDRA, artisti emergenti in mostra collettiva” presso la Arthill Gallery (30 settembre - 6 ottobre 2019).
Il 25 ottobre 2019 al Centro Culturale Sebinia di Sarnico (BG) si è tenuta l’inaugurazione della mia seconda personale “TRA CAOS E LOGOS. Le DUE facce del NON-DUE”, aperta al pubblico fino al 3 novembre 2019. In questa esposizione il richiamo alla mia prima personale è evidente: le opere presentate testimoniano il proseguimento del concept "NON-DUE" portandolo fino alle sue estreme conseguenze e sviscerando quell'opposizione che, a dispetto della non-dualità che è all'origine di tutto, l'uomo continua a sentire e continuerà a sentire...Tra visibile e invisibile, illusione e realtà, forma e materia, caos e logos... Ho partecipato inoltre alla 4° edizione di Nowart, la mostra internazionale di arte contemporanea presentata da Vittorio Sgarbi alla galleria In Arte Werkkunst di Bergamo dal 13 dicembre 2019 al 24 gennaio 2020, ad “Art in mind”, la mostra collettiva alla Brick Lane Gallery di Londra dal 22 gennaio al 3 febbraio 2020 e alla 2° edizione de “I mille di Sgarbi”, la rassegna itinerante di arte contemporanea curata e recensita in catalogo critico dal Professore a Cortina D’Ampezzo, visitabile dal 7 febbraio fino al 13 aprile 2020.
Tra le fiere annovero la 30° edizione di ArtePadova a novembre del 2019 e la 16° edizione di ArteGenova a febbraio del 2020.